Il giovane discepolo, dopo l’ennesimo litigio con la sua fidanzata, andò dal grande maestro del tempio e gli domandò:

– Maestro, perché le donne sono così complicate?

Il maestro rispose:

– O mio discepolo, vai in cucina a prendere un tagliere, dopodiché inizia a tritare le cipolle. Affetta quante più cipolle puoi senza piangere.

Il giovane discepolo, benché fosse dubbioso, prese il tagliere e un buon coltello ed iniziò a tagliare le cipolle.

Per quanto si sforzasse di resistere all’impulso di piangere, il giovane alla fine scoppiò in lacrime alla terza cipolla.

Fu allora che il maestro disse:

– Vedi, mio discepolo, le donne sono come le cipolle. Più strati togli e più, benché ti sforzi di resistere, ti faranno piangere. In ogni caso, se vai a prendere del sedano e delle carote, potremmo mettere su un buon soffritto.

Così disse e il discepolo, dopo essersi asciugato le lacrime, fece.

Mangiò il ragù più buono della sua vita.


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