Il signore che vende i cappelli non si lamenta mai. È sempre pronto a fermarsi e mostrarci l’intero stock di cappelli che trascina sotto il sole cocente ogni giorno. è sempre pronto a trattare con noi per il prezzo. Il… Continua a leggere →
Sì, perchche inizialmente quel mattacchione di Paul McCartney l’aveva chiamata scrambled eggs, uova strapazzate. Poi aggiungeva, Oh my baby how I love your legs/Not as much as I love scrambled eggs. Non era male come testo. In fondo, forse, l’avrei… Continua a leggere →
Non mi piace scattare foto. Preferisco vivere i momenti, farli miei, diciamo pure metabolizzarli. Le poche volte che riguardo una vecchia fotografia, quindi, è più facile ricordare la storia di uno scatto. La memoria di un agosto, un agosto torrido… Continua a leggere →
Le faccende domestiche sono solito sbrigarle in fretta. Il sabato mattina non è raro vedermi fare la spola nell’appartamento, nella vana speranza di riuscire a terminare tutto prima dei dodici rintocchi delle campane della chiesa. Per questo, nella mia malata… Continua a leggere →
Molti pensano che l’attesa, lo stare fermi, equivalga a perdere del tempo. Verosimile, senza alcun dubbio, che ad una posizione di statica possa corrispondere un immobilismo culturale e mentale. Io credo fermamente che quella dell’osservazione sia un’operazione di fondamentale importanza… Continua a leggere →
Memento Un uomo tatuato. Un uomo tatuato indaga. Un uomo tatuato indaga sull’omicidio. Un uomo tatuato indaga sull’omicidio della moglie. Un uomo tatuato indaga sull’omicidio della moglie mentre continua a perdere. Un uomo tatuato indaga sull’omicidio della moglie mentre continua… Continua a leggere →
In Harry Potter e la Camera dei segreti Albus Silente dice: “Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità”. Al che Harry rimane in silenzio a riflettere sulle differenze fra lui e… Continua a leggere →
Ingredienti: Volo andata 1 Volo ritorno (a piacimento) Ora di ritardo 1 cucchiaio Cappelliere intasate 10gr Intolleranza 1 spicchio Sedili scomodi mezza tazza Urla di infanti q.b. Preparazione: Intanto prenotate con mesi di anticipo il volo di andata e ritorno,… Continua a leggere →
– Io ho una storia. – E io ho del tempo per ascoltarla. – Michele, così i coniugi Bianchi avevano chiamato il loro primogenito. Un bellissimo bambino, dal volto tondo e paffuto e con un ciuffo di peli neri sulla… Continua a leggere →
Cappuccetto Nero, giovane figlia della lupa (sic!) del proletariato contadino, è intenta a giuocare nel cortile di casa quando la madre, con rigoroso imperativo, le ordina di portare alla nonna malata una cesta di prelibati dolciumi tradizionali. Cappuccetto Nero, con… Continua a leggere →
Di fronte ad eventi fuori dal nostro controllo e di difficile previsione, l’essere umano non può fare altro che accettare quanto successo, limitandosi a prenderne attivamente coscienza. Shikata Ga Nai vuol dire che quanto è successo era destino dovesse accadere,… Continua a leggere →
Sabato pomeriggio. Il cielo è nuvoloso, pioviggina e ho un dolore al ginocchio. Non so se è da imputare ai trent’anni appena compiuti o al fatto che ho dormito tutta la notte nella posizione del 4, ovvero con la gamba… Continua a leggere →
Il giovane discepolo, dopo l’ennesimo litigio con la sua fidanzata, andò dal grande maestro del tempio e gli domandò: – Maestro, perché le donne sono così complicate? Il maestro rispose: – O mio discepolo, vai in cucina a prendere un… Continua a leggere →
Sono ormai passate le sette quando esco dall’ufficio e mi dirigo verso il supermercato vicino casa per comprare la frutta, i biscotti e la carne o le verdure necessarie a sopravvivere fino a sabato. Dopo un paio di giri, certo… Continua a leggere →
Ingredienti: 500 gr di cuore 4 gambi di amicizia 1 spicchio di dignità 200 ml di vita passata ad aspettare 10 ml di sensibilità Q.b. delusione d’amore Due bottiglie di vino rosso Preparazione: Iniziate a preparare i gambi di amicizia,… Continua a leggere →
Tutti abbiamo la nostra moneta del carrello. Quell’ormai vecchio e arrugginito pezzo di rame e metallo che vive nel nostro portafogli solo per permetterci di prendere il carrello quando andiamo a fare la spesa al supermercato. Ho spesso pensato a… Continua a leggere →
Ingredienti: 150 gr di scusanti 50 ml di pentimento 10 gr di sincerità 1 cucchiaino di consapevolezza 1 pizzico di autocritica Q.b. stupidaggini 1 pizzico di dimenticanza Preparazione: Prendete i 150 gr di scusanti e versateli in una ciotola capiente…. Continua a leggere →
Dopo aver vagabondato all’interno delle corsie della Conad, essermi ricordato a memoria il codice bilancia per i cipollotti, aver deludentemente dimenticato quello delle arance tarocco che compro da due settimane di fila e aver atteso con calma serafica il mio… Continua a leggere →
Fra tutte le faccende domestiche, quella che di gran lunga detesto maggiormente è lo smaltimento settimanale dell’immondizia. Sebbene abbia l’incontestabile vantaggio di liberare la casa dal tanfo del pattume, essa implica anche la discesa di un piano di scale e… Continua a leggere →
Ingredienti: 300 gr di cattiveria 16 gr di intolleranza 150 g di antipatia 3 brutte giornate 100 gr di stanchezza 2 maroni (meglio se gonfi) Preparazione: Un gustoso piatto da proporre a chi vi sta davvero facendo incazzare. Iniziate la… Continua a leggere →
Nonostante tutti i miei sforzi di essere sorridente, la commessa-robot alla cassa numero 4 continua a non mostrare segni di umanità. Alienata come Charlie Chaplin in Tempi Moderni, continua a passare sullo scanner tutti gli articoli con una inquietante vacuità… Continua a leggere →
La spada nella roccia Semola estrae la spada e diventa re Artù. Merlino torna da Honolulu. Anacleto somatizza. Happy Dance Old GIFfrom Happy Dance GIFs La bella e la bestia La bella sposa la bestia, che diventa principe. Dopo un… Continua a leggere →
Ingredienti: 4 fuori di zucca 100 gr di pazzia 50 gr di stoltezza una stupidaggine 20 ml di immaturità q.b. incoscienza Preparazione: Pulite i fuori di zucca, avendo cura di eliminare con delicatezza tutta la loro intelligenza e il loro… Continua a leggere →
Attorno a me ci sono un sacco di anziani con mal di gola, mal di testa, mal di pancia o mal di schiena, ma non sono dal medico. Sono sul pullman delle 8:03, che in verità è il pullman delle… Continua a leggere →
La famiglia Allegra e vivace famigliola composta da padre, madre e allegro pargolo di 4/5 anni. Nel loro inventario un ombrellone, una borsa frigo, un borsone pesante, una sacca da mare ripiena di giochi e due sdraio. Appena arrivati, inizia… Continua a leggere →
Il caldo torrido di agosto ha appena sciolto gli ultimi pezzi di ghiaccio del mojito che tengo in mano, mentre le vibrazioni prodotte dalle casse del chiringuito stanno sicuramente mandando in tilt i sismografi mondiali. Ho appena richiesto al barista… Continua a leggere →
Ingredienti: Impegni 200 gr Imprevisti 100 gr Polpa di riposo 80 gr 1 grappolo di sport Ansianas 150 gr Succo di stress q.b. Lavoro 40 ore Foglioline di ritardo Preparazione: Lavate gli impegni e tagliateli a spicchi cercando di separarli… Continua a leggere →
Sono le otto e mezza del mattino, la brina mattutina lascia spazio al primo tiepido sole che si affaccia timidamente sulla giornata. Il treno è in perfetto orario, una rarità per le ferrovie italiane, così riesco di prendere posto in… Continua a leggere →
Ingredienti: 1/2 kg di torto 4 fette di confessioni 1 cucchiaino di scuse 1 rametto di pentimento 2 gambi di sincerità 1 foglia di verità 1 bottiglia di birra Preparazione: Intanto, se non lo avete già fatto, mettete la birra… Continua a leggere →
Trovo che il silenzio sia sottovalutato. In fondo è solamente quando tutto attorno a noi tace che la voce nella nostra mente può finalmente parlare. Il dono del silenzio è quello della riflessione, guardarci allo specchio e osservare cosa non… Continua a leggere →
Pub irlandese. Seduta a sei metri da me c’è una tavolata di sei pittoreschi amici uniti dalla comune passione per la palestra. Almeno così posso desumere, visto che il bicipite più piccolo del tavolo ha una circonferenza di 50 cm…. Continua a leggere →
Ingredienti: Per il ripieno: 1/4 di cervello 200 gr di disagio 200 gr di preoccupazione 150 g di stupidità Per la pasta scoglionata: 4 testicoli (preferibilmente gonfi) 300 gr di problemi Brodo di imprevisti qb Preparazione: Prendete un cervello intero,… Continua a leggere →
Un tempo ero un universitario, e come tutti gli universitari vivevo per il 18, quel 18 strappato con le unghie e con i denti all’ultimo appello della sessione estiva. Ho avuto molto tempo per prepararmi, quasi due mesi, e per… Continua a leggere →
Sono fermamente convinto che per comprendere una persona non servano test psicoattitudinali o introspezioni nell’es dell’interessato. Basta un gelato. Perché il gelato ti mette a dura prova. Già dal momento di scegliere il gusto, ti scaraventa in un turbinio di… Continua a leggere →
Le mani tamburellano sul volante al ritmo di Fifty ways to leave your lover di Paul Simon, mentre il piede sinistro ondeggia sinuosamente, limitandosi a sfiorare appena il pedale della frizione. Ci spera davvero, che prima o poi la fila… Continua a leggere →
Quando cammino non calpesto mai le linee. Credo che questa azione sia da ricondurre ad un mio personalissimo disturbo ossessivo compulsivo, che fa in modo che il mio cervello insista nel voler ostinatamente assegnare alla strada una sua specifica geometria…. Continua a leggere →
La sala dove sono situate le poltroncine per riposare è permeata dai ruggiti notturni dei passeggeri più anziani. Ho sfogliato mentalmente tutte le pagine del Kamasutra del sonno, ma in nessuna delle posizioni che ho provato riesco ad addormentarmi. Il… Continua a leggere →
(Come ogni anno, passato il 25 dicembre, Babbo Natale, CEO della Santa Claus Inc., concede una conferenza stampa con i giornalisti nella sede dell’azienda al Polo Nord. Alla conferenza sono presenti Babbo Natale, Rudolph, capo del settore Logistica, Bushy Evergreen,… Continua a leggere →
Ingredienti 1 viaggio in traghetto 2 spicchi di astio 3 cucchiai di odio una spolverata di ritardo Preparazione Iniziate mettendo in abbondantissima acqua salata i traghetti. Cuocete i traghetti al dente mentre nel frattempo preparate il condimento: pelate gli spicchi… Continua a leggere →
L’aria invernale sa essere fredda, specie dopo una giornata di lavoro costellata da interminabili meeting e call piazzate strategicamente alle 18.00. Ora sono le sette e un quarto, e la mia mente ripudia anche solo il pensiero di dover insudiciare… Continua a leggere →
Cara signora della Touran grigia, spero che tu, e mi permetto di darti del tu visto il legame ormai indissolubile che si è creato fra noi, possa un giorno leggere queste mie righe. Prima ancora che il sole sorgesse o… Continua a leggere →
Margherita ridotta e Wurstel e patate. Una giovane coppia. Lei margherita ridotta perché è a regime alimentare ridotto (leggasi dieta), che ovviamente non le impedirà di andare a ingozzarsi di sushi con le amiche domani a pranzo. Lui, eterno Peter… Continua a leggere →
Sabato, ore 9.32. A mio avviso, le nove e mezza di un sabato mattina rappresentano l’orario perfetto per recarsi a fare la spesa nel fine settimana. Di fatto, è il momento della giornata più calmo, prima che orde di famiglie… Continua a leggere →
Era una mattina, probabilmente un sabato, anche se non riesco a ricordare di quale mese. Penso che fino ad allora non avessi mai sentito un suo pezzo, tanto meno parlare di lui. Ed è davvero strano, ripensandoci, averlo conosciuto con… Continua a leggere →
Sono appena passate le sette e mezza. Vorrei poter non aprire gli occhi e continuare a dormire, ma un impeto di raziocinio mi ricorda che la mia indipendenza economica è legata a doppio filo alla mia presenza a lavoro. Sebbene… Continua a leggere →
Alcune persone sono come gli auricolari. Non le moderne cuffie bluetooth, ma quei bianchi, fragili, anemici auricolari con un cavo sottile e alle volte un pulsantino per alzare il volume o accettare le chiamate. Non riesco neanche a quantificare il… Continua a leggere →
I medici la chiamano ganglioneuralgia sfenopalatina, ma io preferisco chiamarla emicrania gelatosa. Mi è venuta nuovamente l’altro giorno, mentre ero seduto su una panchina con in mano la mia granita alla fragola, unico lusso concesso nei periodi di caldo torrido…. Continua a leggere →
La parola pazienza viene dal latino patire, che pure in italiano è facile da tradurre e lascia davvero poco spazio all’immaginazione. La pazienza è la virtù dei forti è un modo di dire, una locuzione che non si sa chi… Continua a leggere →
La mia versione Sono nuovamente in anticipo. Non capisco perché, nonostante gli anni che passano, riesco comunque ad arrivare sempre un quarto d’ora prima dell’orario stabilito. Eppure dovrei aver capito che gli imprevisti o gli incidenti che metto in conto… Continua a leggere →
18:02 Schiacciato contro il vetro non posso fare a meno di sentire la tragica storia di George Harrison. Lasciato dalla ragazza per aver messo un cuoricino ad un’amica su Facebook lo stesso giorno in cui si rompeva la gamba in… Continua a leggere →
17:56 È in ritardo di dieci minuti. Dieci minuti passati davanti a un tabellone luminoso che sporadicamente mi segnala l’orario del pullman, mentre nel contempo cerca inutilmente di distrarre la mia mente dal ritardo facendo scorrere inutili notizie sulle ragioni… Continua a leggere →
-Ti vedo che sei laggiù, sai? Perché continui a nasconderti? Vieni fuori. … -Ciao. -Oddio. Sei una tartaruga parlante? -Non sono una tartaruga parlante. Sono il tuo daimon. -Il mio Digimon? -Il tuo daimon, imbecille. -Daimon? E cosa sarebbe? -Siamo… Continua a leggere →
– Buongiorno amica mia. – Buongiorno. Vedo che oggi ti sei svegliata ottimista. – Certo, tu no? – No, assolutamente no. Non capisco né il perché tu sia così su di giri né perché debba esserlo io. – Oggi è… Continua a leggere →
– Signore, finalmente è arrivato. La prego di seguirmi. – Dove sono finito? Ma poi chi è lei? – Che domanda, sono il suo avvocato. Presto, mi segua nella sala conferenze. – Sala conferenze? Mi dice dove stiamo andando? Mi… Continua a leggere →
Mi piace fare colazione al bar. Mi rilassa il rumore delle tazzine scaraventate con noncuranza nel lavello dai baristi, così come quello della macchina del caffè che spreme la cialda. Mi piacciono i discorsi dei vecchi sulle notizie del giorno,… Continua a leggere →
Quella mattina, quando l’orologio della piazza segnò le otto, si udirono solo sette rintocchi. Fa strano pensarci, ma quel rintocco in meno mi preoccupò, in quanto accompagnava quotidianamente l’inizio della mia giornata. Chiariamoci, non è la mia sveglia. Il mio… Continua a leggere →
– Non riesco a credere che tu lo abbia fatto. – Che cosa? – Sai benissimo a cosa mi riferisco. Devi restituirla. Non avrai davvero pensato che il mondo non se ne sarebbe accorto? – Ormai è tutto un insieme… Continua a leggere →
Il colpo del telecomando si verifica quando, piuttosto che trovare la soluzione ad un problema, scegliamo di compiere un’azione essendo pienamente consapevoli di stare solo rimandando il momento in cui affrontare il problema stesso. Quante volte, durante un’oziosa serata passata… Continua a leggere →
Erano all’incirca le dieci del mattino. La strada non aveva problemi, però c’era la bruma, una strana e inusuale foschia, per essere una domenica di maggio. Nelle curve la macchina va più veloce. Forza centrifuga, forza centripeta. Ancora non ho… Continua a leggere →
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