Attorno a me ci sono un sacco di anziani con mal di gola, mal di testa, mal di pancia o mal di schiena, ma non sono dal medico. Sono sul pullman delle 8:03, che in verità è il pullman delle… Continua a leggere →
La famiglia Allegra e vivace famigliola composta da padre, madre e allegro pargolo di 4/5 anni. Nel loro inventario un ombrellone, una borsa frigo, un borsone pesante, una sacca da mare ripiena di giochi e due sdraio. Appena arrivati, inizia… Continua a leggere →
Il caldo torrido di agosto ha appena sciolto gli ultimi pezzi di ghiaccio del mojito che tengo in mano, mentre le vibrazioni prodotte dalle casse del chiringuito stanno sicuramente mandando in tilt i sismografi mondiali. Ho appena richiesto al barista… Continua a leggere →
Ingredienti: Impegni 200 gr Imprevisti 100 gr Polpa di riposo 80 gr 1 grappolo di sport Ansianas 150 gr Succo di stress q.b. Lavoro 40 ore Foglioline di ritardo Preparazione: Lavate gli impegni e tagliateli a spicchi cercando di separarli… Continua a leggere →
Sono le otto e mezza del mattino, la brina mattutina lascia spazio al primo tiepido sole che si affaccia timidamente sulla giornata. Il treno è in perfetto orario, una rarità per le ferrovie italiane, così riesco di prendere posto in… Continua a leggere →
Ingredienti: 1/2 kg di torto 4 fette di confessioni 1 cucchiaino di scuse 1 rametto di pentimento 2 gambi di sincerità 1 foglia di verità 1 bottiglia di birra Preparazione: Intanto, se non lo avete già fatto, mettete la birra… Continua a leggere →
Trovo che il silenzio sia sottovalutato. In fondo è solamente quando tutto attorno a noi tace che la voce nella nostra mente può finalmente parlare. Il dono del silenzio è quello della riflessione, guardarci allo specchio e osservare cosa non… Continua a leggere →
Pub irlandese. Seduta a sei metri da me c’è una tavolata di sei pittoreschi amici uniti dalla comune passione per la palestra. Almeno così posso desumere, visto che il bicipite più piccolo del tavolo ha una circonferenza di 50 cm…. Continua a leggere →
Ingredienti: Per il ripieno: 1/4 di cervello 200 gr di disagio 200 gr di preoccupazione 150 g di stupidità Per la pasta scoglionata: 4 testicoli (preferibilmente gonfi) 300 gr di problemi Brodo di imprevisti qb Preparazione: Prendete un cervello intero,… Continua a leggere →
Un tempo ero un universitario, e come tutti gli universitari vivevo per il 18, quel 18 strappato con le unghie e con i denti all’ultimo appello della sessione estiva. Ho avuto molto tempo per prepararmi, quasi due mesi, e per… Continua a leggere →
Sono fermamente convinto che per comprendere una persona non servano test psicoattitudinali o introspezioni nell’es dell’interessato. Basta un gelato. Perché il gelato ti mette a dura prova. Già dal momento di scegliere il gusto, ti scaraventa in un turbinio di… Continua a leggere →
Le mani tamburellano sul volante al ritmo di Fifty ways to leave your lover di Paul Simon, mentre il piede sinistro ondeggia sinuosamente, limitandosi a sfiorare appena il pedale della frizione. Ci spera davvero, che prima o poi la fila… Continua a leggere →
Quando cammino non calpesto mai le linee. Credo che questa azione sia da ricondurre ad un mio personalissimo disturbo ossessivo compulsivo, che fa in modo che il mio cervello insista nel voler ostinatamente assegnare alla strada una sua specifica geometria…. Continua a leggere →
La sala dove sono situate le poltroncine per riposare è permeata dai ruggiti notturni dei passeggeri più anziani. Ho sfogliato mentalmente tutte le pagine del Kamasutra del sonno, ma in nessuna delle posizioni che ho provato riesco ad addormentarmi. Il… Continua a leggere →
(Come ogni anno, passato il 25 dicembre, Babbo Natale, CEO della Santa Claus Inc., concede una conferenza stampa con i giornalisti nella sede dell’azienda al Polo Nord. Alla conferenza sono presenti Babbo Natale, Rudolph, capo del settore Logistica, Bushy Evergreen,… Continua a leggere →
Ingredienti 1 viaggio in traghetto 2 spicchi di astio 3 cucchiai di odio una spolverata di ritardo Preparazione Iniziate mettendo in abbondantissima acqua salata i traghetti. Cuocete i traghetti al dente mentre nel frattempo preparate il condimento: pelate gli spicchi… Continua a leggere →
L’aria invernale sa essere fredda, specie dopo una giornata di lavoro costellata da interminabili meeting e call piazzate strategicamente alle 18.00. Ora sono le sette e un quarto, e la mia mente ripudia anche solo il pensiero di dover insudiciare… Continua a leggere →
Cara signora della Touran grigia, spero che tu, e mi permetto di darti del tu visto il legame ormai indissolubile che si è creato fra noi, possa un giorno leggere queste mie righe. Prima ancora che il sole sorgesse o… Continua a leggere →
Margherita ridotta e Wurstel e patate. Una giovane coppia. Lei margherita ridotta perché è a regime alimentare ridotto (leggasi dieta), che ovviamente non le impedirà di andare a ingozzarsi di sushi con le amiche domani a pranzo. Lui, eterno Peter… Continua a leggere →
Sabato, ore 9.32. A mio avviso, le nove e mezza di un sabato mattina rappresentano l’orario perfetto per recarsi a fare la spesa nel fine settimana. Di fatto, è il momento della giornata più calmo, prima che orde di famiglie… Continua a leggere →
Era una mattina, probabilmente un sabato, anche se non riesco a ricordare di quale mese. Penso che fino ad allora non avessi mai sentito un suo pezzo, tanto meno parlare di lui. Ed è davvero strano, ripensandoci, averlo conosciuto con… Continua a leggere →
Sono appena passate le sette e mezza. Vorrei poter non aprire gli occhi e continuare a dormire, ma un impeto di raziocinio mi ricorda che la mia indipendenza economica è legata a doppio filo alla mia presenza a lavoro. Sebbene… Continua a leggere →
Alcune persone sono come gli auricolari. Non le moderne cuffie bluetooth, ma quei bianchi, fragili, anemici auricolari con un cavo sottile e alle volte un pulsantino per alzare il volume o accettare le chiamate. Non riesco neanche a quantificare il… Continua a leggere →
I medici la chiamano ganglioneuralgia sfenopalatina, ma io preferisco chiamarla emicrania gelatosa. Mi è venuta nuovamente l’altro giorno, mentre ero seduto su una panchina con in mano la mia granita alla fragola, unico lusso concesso nei periodi di caldo torrido…. Continua a leggere →
La parola pazienza viene dal latino patire, che pure in italiano è facile da tradurre e lascia davvero poco spazio all’immaginazione. La pazienza è la virtù dei forti è un modo di dire, una locuzione che non si sa chi… Continua a leggere →
La mia versione Sono nuovamente in anticipo. Non capisco perché, nonostante gli anni che passano, riesco comunque ad arrivare sempre un quarto d’ora prima dell’orario stabilito. Eppure dovrei aver capito che gli imprevisti o gli incidenti che metto in conto… Continua a leggere →
18:02 Schiacciato contro il vetro non posso fare a meno di sentire la tragica storia di George Harrison. Lasciato dalla ragazza per aver messo un cuoricino ad un’amica su Facebook lo stesso giorno in cui si rompeva la gamba in… Continua a leggere →
17:56 È in ritardo di dieci minuti. Dieci minuti passati davanti a un tabellone luminoso che sporadicamente mi segnala l’orario del pullman, mentre nel contempo cerca inutilmente di distrarre la mia mente dal ritardo facendo scorrere inutili notizie sulle ragioni… Continua a leggere →
-Ti vedo che sei laggiù, sai? Perché continui a nasconderti? Vieni fuori. … -Ciao. -Oddio. Sei una tartaruga parlante? -Non sono una tartaruga parlante. Sono il tuo daimon. -Il mio Digimon? -Il tuo daimon, imbecille. -Daimon? E cosa sarebbe? -Siamo… Continua a leggere →
– Buongiorno amica mia. – Buongiorno. Vedo che oggi ti sei svegliata ottimista. – Certo, tu no? – No, assolutamente no. Non capisco né il perché tu sia così su di giri né perché debba esserlo io. – Oggi è… Continua a leggere →
– Signore, finalmente è arrivato. La prego di seguirmi. – Dove sono finito? Ma poi chi è lei? – Che domanda, sono il suo avvocato. Presto, mi segua nella sala conferenze. – Sala conferenze? Mi dice dove stiamo andando? Mi… Continua a leggere →
Mi piace fare colazione al bar. Mi rilassa il rumore delle tazzine scaraventate con noncuranza nel lavello dai baristi, così come quello della macchina del caffè che spreme la cialda. Mi piacciono i discorsi dei vecchi sulle notizie del giorno,… Continua a leggere →
Quella mattina, quando l’orologio della piazza segnò le otto, si udirono solo sette rintocchi. Fa strano pensarci, ma quel rintocco in meno mi preoccupò, in quanto accompagnava quotidianamente l’inizio della mia giornata. Chiariamoci, non è la mia sveglia. Il mio… Continua a leggere →
– Non riesco a credere che tu lo abbia fatto. – Che cosa? – Sai benissimo a cosa mi riferisco. Devi restituirla. Non avrai davvero pensato che il mondo non se ne sarebbe accorto? – Ormai è tutto un insieme… Continua a leggere →
Il colpo del telecomando si verifica quando, piuttosto che trovare la soluzione ad un problema, scegliamo di compiere un’azione essendo pienamente consapevoli di stare solo rimandando il momento in cui affrontare il problema stesso. Quante volte, durante un’oziosa serata passata… Continua a leggere →
Erano all’incirca le dieci del mattino. La strada non aveva problemi, però c’era la bruma, una strana e inusuale foschia, per essere una domenica di maggio. Nelle curve la macchina va più veloce. Forza centrifuga, forza centripeta. Ancora non ho… Continua a leggere →
La stabilità nel mondo attuale è soltanto un’illusione, un’effimera chimera che da bambini ci avevano prospettato. Una realtà che non esiste più, radicalmente trasformata da una cultura che non ammette la lentezza e il pensiero, ma solo la velocità e… Continua a leggere →
Quando cammino non guardo quasi mai la strada. La conosco a memoria. Imposto il pilota automatico e il mio corpo si muove da solo, così la mia mente può pensare ad altro, come quelle notifiche presenti da tre giorni su… Continua a leggere →
Sale una ragazza, ha i capelli di quel castano chiaro che ricorda le foglie in autunno. Chiede un’informazione all’autista. Ha le labbra sottili, e mentre ascolta con attenzione la risposta si passa rapidamente la lingua per inumidirle. Si congeda dal… Continua a leggere →
Sono in pizzeria, comodamente spiaggiato nei divanetti nella sala di attesa mentre aspetto con trepidazione la mia margherita. Seduto alla mia destra, un signore di mezza età legge con attenzione La Gazzetta dello Sport. Per sfogliare le pagine si inumidisce… Continua a leggere →
In una fattoria, dentro ad un recinto delimitato da una staccionata in legno, convivevano tanti animali: delle mucche ben pasciute, che si nutrivano dell’erba che cresceva nel pascolo, dei purosangue allo stato brado, che si divertivano a galoppare e a… Continua a leggere →
La “sindrome della caramella al limone”, almeno così la chiamo io, è quella situazione nella quale ci sentiamo come l’ultima scelta disponibile. Quando si decide di mangiare un pacchetto di caramelle, le prime a finire sono sempre le caramelle alla… Continua a leggere →
18:27 La temperatura è di poco inferiore ai tre gradi. Inizio a credere che la pelliccia della signora possa essere Sid, il bradipo dell’era glaciale. Il traffico, intanto, è aumentato, e il soave suono dei clacson delle auto accompagna come… Continua a leggere →
18:22 L’aria fredda mi pervade il corpo e ho qualche brivido di freddo. Cominciano i primi ripensamenti. Se vado ora forse ce la faccio. Ma non posso andare, e neanche voglio. So per certo che se mi muovessi ora dopo… Continua a leggere →
18:19 Non passare ora. Non. Passare. Ora. Corro. Se faccio in tempo riesco ancora a prendere l’autobus. La borsa pesa ma con un ultimo scatto riesco a svoltare l’angolo. Ancora qualche metro. Arrivato, tana liberatutti. Posso finalmente riprendere fiato. Do… Continua a leggere →
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