– Buongiorno amica mia.
– Buongiorno. Vedo che oggi ti sei svegliata ottimista.
– Certo, tu no?
– No, assolutamente no. Non capisco né il perché tu sia così su di giri né perché debba esserlo io.
– Oggi è giovedì, no?
– Sì, è giovedì.
– Allora dovresti essere contenta. Giovedì di solito è il giorno della palestra.
– Quindi?
– Quindi torna a casa stanco, ci pensa un attimo e poi sceglie di prepararsi qualcosa di veloce.
– E allora?
– Allora niente è meglio che un paio di uova strapazzate, no?
– Ma tu almeno ti ricordi l’ultima volta che si è preparato le uova strapazzate?
– In effetti no.
– Ecco, appunto.
– Dici che si è dimenticato di noi?
– Non è che lo dico, lo affermo senza alcun timore di smentita. Siamo qui ormai da quasi quattro settimane, e non so te ma io inizio a puzzare. Senza contare che in questo periodo è chiaramente ritornato a mangiare schifezze.
– Come fai a saperlo?
– Non sei abbastanza attenta. L’altro giorno, come ha preso l’ultima fetta di prosciutto, ho intravisto il cartone di una pizza.
– No!
– Sì, sai com’è fatto. Prende la margherita e poi la condisce per i fatti suoi.
– Che triste.
– Già. Comunque, oltre al cartone della pizza, il Burro afferma di aver visto anche delle patatine fritte.
– Cavolo. Proprio in caduta libera eh? Dal piano di sopra ci sono novità?
– Il Prezzemolo l’altro giorno ha detto alle olive che ci sono scatole di Gelato che vanno e vengono.
– Mamma mia. Non lo avrei mai detto che era uno di quei tipi.
– Prezzemolo dice che un tempo era diverso. Cucinava spesso, era sempre attento alla sua alimentazione, aveva una forte disciplina e sembrava davvero un fautore del detto mens sana in corpore sano.
– Poi cosa è cambiato?
– Lui. È cresciuto, ha gradualmente abbandonato le sue convinzioni. Un aperitivo tira l’altro, i mille impegni di lavoro che lo assorbono, le delusioni in amore, eccetera eccetera. Si è perso, fino a diventare quello che non è.
– Povero ragazzo però.
– Povere anche noi. Te lo dico, tempo un’altra settimana e diventiamo marce.
– Non dirlo…
– E invece lo dico. È inutile, possiamo farci davvero poco. Lunedì era la nostra occasione. Sembrava propenso a consumarci, ma poi ha cambiato idea verso gli Gnocchi.
– Li detesto. Con quei loro tempi di cottura velocissimi, rovinano il mercato. Ovvio che quando va di corsa preferisce loro.
– Già…
– Quindi dici che il nostro destino è di finire nel bidone dell’umido.
– Vorrei poterlo evitare, ma oramai, mi sembra proprio il caso di dirlo: la frittata è fatta.
pfz
Lascia un commento