Storie e riflessioni che nessuno aveva chiesto

Tag pensieri

Il signore dei cappelli

Il signore che vende i cappelli non si lamenta mai. È sempre pronto a fermarsi e mostrarci l’intero stock di cappelli che trascina sotto il sole cocente ogni giorno. è sempre pronto a trattare con noi per il prezzo. Il… Continua a leggere →

Ieri ho mangiato uova strapazzate

Sì, perchche inizialmente quel mattacchione di Paul McCartney l’aveva chiamata scrambled eggs, uova strapazzate. Poi aggiungeva, Oh my baby how I love your legs/Not as much as I love scrambled eggs. Non era male come testo. In fondo, forse, l’avrei… Continua a leggere →

Bolle di sapone

Non mi piace scattare foto. Preferisco vivere i momenti, farli miei, diciamo pure metabolizzarli. Le poche volte che riguardo una vecchia fotografia, quindi, è più facile ricordare la storia di uno scatto. La memoria di un agosto, un agosto torrido… Continua a leggere →

L’arte di imbustare… la spesa.

Molti pensano che l’attesa, lo stare fermi, equivalga a perdere del tempo. Verosimile, senza alcun dubbio, che ad una posizione di statica possa corrispondere un immobilismo culturale e mentale. Io credo fermamente che quella dell’osservazione sia un’operazione di fondamentale importanza… Continua a leggere →

Parole #1: Shikata Ga Nai

Di fronte ad eventi fuori dal nostro controllo e di difficile previsione, l’essere umano non può fare altro che accettare quanto successo, limitandosi a prenderne attivamente coscienza. Shikata Ga Nai vuol dire che quanto è successo era destino dovesse accadere,… Continua a leggere →

Moneta del carrello

Tutti abbiamo la nostra moneta del carrello. Quell’ormai vecchio e arrugginito pezzo di rame e metallo che vive nel nostro portafogli solo per permetterci di prendere il carrello quando andiamo a fare la spesa al supermercato. Ho spesso pensato a… Continua a leggere →

Veleno #2: Cortesie

Dopo aver vagabondato all’interno delle corsie della Conad, essermi ricordato a memoria il codice bilancia per i cipollotti, aver deludentemente dimenticato quello delle arance tarocco che compro da due settimane di fila e aver atteso con calma serafica il mio… Continua a leggere →

Veleno #1: Muratori

Trovo che il silenzio sia sottovalutato. In fondo è solamente quando tutto attorno a noi tace che la voce nella nostra mente può finalmente parlare. Il dono del silenzio è quello della riflessione, guardarci allo specchio e osservare cosa non… Continua a leggere →

L’universitario

Un tempo ero un universitario, e come tutti gli universitari vivevo per il 18, quel 18 strappato con le unghie e con i denti all’ultimo appello della sessione estiva. Ho avuto molto tempo per prepararmi, quasi due mesi, e per… Continua a leggere →

Il metodo del gelato

Sono fermamente convinto che per comprendere una persona non servano test psicoattitudinali o introspezioni nell’es dell’interessato. Basta un gelato. Perché il gelato ti mette a dura prova. Già dal momento di scegliere il gusto, ti scaraventa in un turbinio di… Continua a leggere →

Cemento

Quando cammino non calpesto mai le linee. Credo che questa azione sia da ricondurre ad un mio personalissimo disturbo ossessivo compulsivo, che fa in modo che il mio cervello insista nel voler ostinatamente assegnare alla strada una sua specifica geometria…. Continua a leggere →

Rotte (pensieri di mare)

La sala dove sono situate le poltroncine per riposare è permeata dai ruggiti notturni dei passeggeri più anziani. Ho sfogliato mentalmente tutte le pagine del Kamasutra del sonno, ma in nessuna delle posizioni che ho provato riesco ad addormentarmi. Il… Continua a leggere →

Traghettata astio e odio (pensieri di mezzanotte)

Ingredienti 1 viaggio in traghetto 2 spicchi di astio 3 cucchiai di odio una spolverata di ritardo Preparazione Iniziate mettendo in abbondantissima acqua salata i traghetti. Cuocete i traghetti al dente mentre nel frattempo preparate il condimento: pelate gli spicchi… Continua a leggere →

Rettile

Era una mattina, probabilmente un sabato, anche se non riesco a ricordare di quale mese. Penso che fino ad allora non avessi mai sentito un suo pezzo, tanto meno parlare di lui. Ed è davvero strano, ripensandoci, averlo conosciuto con… Continua a leggere →

Biscotti

Sono appena passate le sette e mezza. Vorrei poter non aprire gli occhi e continuare a dormire, ma un impeto di raziocinio mi ricorda che la mia indipendenza economica è legata a doppio filo alla mia presenza a lavoro. Sebbene… Continua a leggere →

Auricolari

Alcune persone sono come gli auricolari. Non le moderne cuffie bluetooth, ma quei bianchi, fragili, anemici auricolari con un cavo sottile e alle volte un pulsantino per alzare il volume o accettare le chiamate. Non riesco neanche a quantificare il… Continua a leggere →

Ganglioneuralgia sfenopalatina

I medici la chiamano ganglioneuralgia sfenopalatina, ma io preferisco chiamarla emicrania gelatosa. Mi è venuta nuovamente l’altro giorno, mentre ero seduto su una panchina con in mano la mia granita alla fragola, unico lusso concesso nei periodi di caldo torrido…. Continua a leggere →

Affrettatrici

La parola pazienza viene dal latino patire, che pure in italiano è facile da tradurre e lascia davvero poco spazio all’immaginazione. La pazienza è la virtù dei forti è un modo di dire, una locuzione che non si sa chi… Continua a leggere →

Incontro con il daimon

-Ti vedo che sei laggiù, sai? Perché continui a nasconderti? Vieni fuori. … -Ciao. -Oddio. Sei una tartaruga parlante? -Non sono una tartaruga parlante. Sono il tuo daimon. -Il mio Digimon? -Il tuo daimon, imbecille. -Daimon? E cosa sarebbe? -Siamo… Continua a leggere →

Testa d’uovo

– Buongiorno amica mia. – Buongiorno. Vedo che oggi ti sei svegliata ottimista. – Certo, tu no? – No, assolutamente no. Non capisco né il perché tu sia così su di giri né perché debba esserlo io. – Oggi è… Continua a leggere →

Bilanci esistenziali [notte integrativa]

– Signore, finalmente è arrivato. La prego di seguirmi. – Dove sono finito? Ma poi chi è lei? – Che domanda, sono il suo avvocato. Presto, mi segua nella sala conferenze. – Sala conferenze? Mi dice dove stiamo andando? Mi… Continua a leggere →

Il rintocco induttivista

Quella mattina, quando l’orologio della piazza segnò le otto, si udirono solo sette rintocchi. Fa strano pensarci, ma quel rintocco in meno mi preoccupò, in quanto accompagnava quotidianamente l’inizio della mia giornata. Chiariamoci, non è la mia sveglia. Il mio… Continua a leggere →

Lipogramma per la pace

– Non riesco a credere che tu lo abbia fatto. – Che cosa? – Sai benissimo a cosa mi riferisco. Devi restituirla. Non avrai davvero pensato che il mondo non se ne sarebbe accorto? – Ormai è tutto un insieme… Continua a leggere →

Il colpo del telecomando

Il colpo del telecomando si verifica quando, piuttosto che trovare la soluzione ad un problema, scegliamo di compiere un’azione essendo pienamente consapevoli di stare solo rimandando il momento in cui affrontare il problema stesso. Quante volte, durante un’oziosa serata passata… Continua a leggere →

La mossa del paguro

La stabilità nel mondo attuale è soltanto un’illusione, un’effimera chimera che da bambini ci avevano prospettato. Una realtà che non esiste più, radicalmente trasformata da una cultura che non ammette la lentezza e il pensiero, ma solo la velocità e… Continua a leggere →

Una semplice camminata

Quando cammino non guardo quasi mai la strada. La conosco a memoria. Imposto il pilota automatico e il mio corpo si muove da solo, così la mia mente può pensare ad altro, come quelle notifiche presenti da tre giorni su… Continua a leggere →

Caramelle al limone

La “sindrome della caramella al limone”, almeno così la chiamo io, è quella situazione nella quale ci sentiamo come l’ultima scelta disponibile. Quando si decide di mangiare un pacchetto di caramelle, le prime a finire sono sempre le caramelle alla… Continua a leggere →

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