In Harry Potter e la Camera dei segreti Albus Silente dice: “Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità”. Al che Harry rimane in silenzio a riflettere sulle differenze fra lui e Voldermort.

Io però, mentre leggevo, continuavo a pensare alla risposta che avrei dato, che credo sarebbe stata più o meno questa: “Certo però che se faccio sempre scelte di merda, qualcosa vorrà dire o no, Silè?”

Per quanto sia un ossimoro, esistono delle giuste scelte sbagliate.

Ogni giorno nella nostra vita prendiamo un sacco di decisioni. Da quelle più irrilevanti, come metterci a cucinare quel petto di pollo che sta in frigo da cinque giorni invece di ordinare un kebab, a quelle che invece ti portano via il sonno la notte.

Certo, se alla fine decidi di prendere quel kebab nonostante sia ancora vivo il ricordo dell’ultima volta che lo hai mangiato, ovvero una giornata passata sulla tavoletta mentre il tuo intestino evacuava come le Torri Gemelle l’11 settembre, è fuori discussione che tu abbia fatto una scelta sbagliata.

Eppure, sono convinto che alle volte abbiamo proprio bisogno di prendere quella scelta, ancorché disastrosa, se non altro per poterci lamentare. Perché imprecare ci da quel senso rivalsa, di rivincita contro il mondo, senza il quale non potremmo andare avanti di giorno in giorno.

Certo che rischi di farti male, ma nessuno da bambino è mai riuscito subito a non cadere dalla bicicletta, ma in fondo è proprio quando cadi, che inizi ad apprezzare tutto quello che avevi prima. Il ginocchio non sbucciato, la mano non graffiata, il braccio senza quel bellissimo gesso che in poco tempo diventava una tela per aspiranti artisti.

Ma bisogna dare tempo al tempo. Il ginocchio guarirà, la mano migliorerà e il braccio tornerà a essere libero, pure se meno artistico. In ogni caso, avrai una storia da raccontare. Pensa che noia sarebbe fare sempre la scelta “giusta”, di cosa parleresti, seduto con gli amici ad un aperitivo?

Le scelte sbagliate sono le fondamenta del nostro vivere quotidiano, senza di esse non potremmo decidere di svegliarci la mattina, per andare a lavorare e rimediare alle altre, scelte sbagliate che abbiamo fatto, in una nietzscheana teoria dell’eterno ritorno.

È per questo che alle volte, sebbene voglia provare il brivido di fare la cosa giusta, che alla fine sbaglio.


pfz