Ingredienti: Impegni 200 gr Imprevisti 100 gr Polpa di riposo 80 gr 1 grappolo di sport Ansianas 150 gr Succo di stress q.b. Lavoro 40 ore Foglioline di ritardo Preparazione: Lavate gli impegni e tagliateli a spicchi cercando di separarli… Continua a leggere →
Ingredienti: 1/2 kg di torto 4 fette di confessioni 1 cucchiaino di scuse 1 rametto di pentimento 2 gambi di sincerità 1 foglia di verità 1 bottiglia di birra Preparazione: Intanto, se non lo avete già fatto, mettete la birra… Continua a leggere →
Trovo che il silenzio sia sottovalutato. In fondo è solamente quando tutto attorno a noi tace che la voce nella nostra mente può finalmente parlare. Il dono del silenzio è quello della riflessione, guardarci allo specchio e osservare cosa non… Continua a leggere →
Ingredienti: Per il ripieno: 1/4 di cervello 200 gr di disagio 200 gr di preoccupazione 150 g di stupidità Per la pasta scoglionata: 4 testicoli (preferibilmente gonfi) 300 gr di problemi Brodo di imprevisti qb Preparazione: Prendete un cervello intero,… Continua a leggere →
Sono fermamente convinto che per comprendere una persona non servano test psicoattitudinali o introspezioni nell’es dell’interessato. Basta un gelato. Perché il gelato ti mette a dura prova. Già dal momento di scegliere il gusto, ti scaraventa in un turbinio di… Continua a leggere →
Quando cammino non calpesto mai le linee. Credo che questa azione sia da ricondurre ad un mio personalissimo disturbo ossessivo compulsivo, che fa in modo che il mio cervello insista nel voler ostinatamente assegnare alla strada una sua specifica geometria…. Continua a leggere →
La sala dove sono situate le poltroncine per riposare è permeata dai ruggiti notturni dei passeggeri più anziani. Ho sfogliato mentalmente tutte le pagine del Kamasutra del sonno, ma in nessuna delle posizioni che ho provato riesco ad addormentarmi. Il… Continua a leggere →
Ingredienti 1 viaggio in traghetto 2 spicchi di astio 3 cucchiai di odio una spolverata di ritardo Preparazione Iniziate mettendo in abbondantissima acqua salata i traghetti. Cuocete i traghetti al dente mentre nel frattempo preparate il condimento: pelate gli spicchi… Continua a leggere →
Cara signora della Touran grigia, spero che tu, e mi permetto di darti del tu visto il legame ormai indissolubile che si è creato fra noi, possa un giorno leggere queste mie righe. Prima ancora che il sole sorgesse o… Continua a leggere →
Era una mattina, probabilmente un sabato, anche se non riesco a ricordare di quale mese. Penso che fino ad allora non avessi mai sentito un suo pezzo, tanto meno parlare di lui. Ed è davvero strano, ripensandoci, averlo conosciuto con… Continua a leggere →
Sono appena passate le sette e mezza. Vorrei poter non aprire gli occhi e continuare a dormire, ma un impeto di raziocinio mi ricorda che la mia indipendenza economica è legata a doppio filo alla mia presenza a lavoro. Sebbene… Continua a leggere →
Alcune persone sono come gli auricolari. Non le moderne cuffie bluetooth, ma quei bianchi, fragili, anemici auricolari con un cavo sottile e alle volte un pulsantino per alzare il volume o accettare le chiamate. Non riesco neanche a quantificare il… Continua a leggere →
I medici la chiamano ganglioneuralgia sfenopalatina, ma io preferisco chiamarla emicrania gelatosa. Mi è venuta nuovamente l’altro giorno, mentre ero seduto su una panchina con in mano la mia granita alla fragola, unico lusso concesso nei periodi di caldo torrido…. Continua a leggere →
-Ti vedo che sei laggiù, sai? Perché continui a nasconderti? Vieni fuori. … -Ciao. -Oddio. Sei una tartaruga parlante? -Non sono una tartaruga parlante. Sono il tuo daimon. -Il mio Digimon? -Il tuo daimon, imbecille. -Daimon? E cosa sarebbe? -Siamo… Continua a leggere →
– Buongiorno amica mia. – Buongiorno. Vedo che oggi ti sei svegliata ottimista. – Certo, tu no? – No, assolutamente no. Non capisco né il perché tu sia così su di giri né perché debba esserlo io. – Oggi è… Continua a leggere →
– Signore, finalmente è arrivato. La prego di seguirmi. – Dove sono finito? Ma poi chi è lei? – Che domanda, sono il suo avvocato. Presto, mi segua nella sala conferenze. – Sala conferenze? Mi dice dove stiamo andando? Mi… Continua a leggere →
– Non riesco a credere che tu lo abbia fatto. – Che cosa? – Sai benissimo a cosa mi riferisco. Devi restituirla. Non avrai davvero pensato che il mondo non se ne sarebbe accorto? – Ormai è tutto un insieme… Continua a leggere →
Il colpo del telecomando si verifica quando, piuttosto che trovare la soluzione ad un problema, scegliamo di compiere un’azione essendo pienamente consapevoli di stare solo rimandando il momento in cui affrontare il problema stesso. Quante volte, durante un’oziosa serata passata… Continua a leggere →
La stabilità nel mondo attuale è soltanto un’illusione, un’effimera chimera che da bambini ci avevano prospettato. Una realtà che non esiste più, radicalmente trasformata da una cultura che non ammette la lentezza e il pensiero, ma solo la velocità e… Continua a leggere →
La “sindrome della caramella al limone”, almeno così la chiamo io, è quella situazione nella quale ci sentiamo come l’ultima scelta disponibile. Quando si decide di mangiare un pacchetto di caramelle, le prime a finire sono sempre le caramelle alla… Continua a leggere →
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