Il signore che vende i cappelli non si lamenta mai. È sempre pronto a fermarsi e mostrarci l’intero stock di cappelli che trascina sotto il sole cocente ogni giorno. è sempre pronto a trattare con noi per il prezzo. Il… Continua a leggere →
Le faccende domestiche sono solito sbrigarle in fretta. Il sabato mattina non è raro vedermi fare la spola nell’appartamento, nella vana speranza di riuscire a terminare tutto prima dei dodici rintocchi delle campane della chiesa. Per questo, nella mia malata… Continua a leggere →
Sabato pomeriggio. Il cielo è nuvoloso, pioviggina e ho un dolore al ginocchio. Non so se è da imputare ai trent’anni appena compiuti o al fatto che ho dormito tutta la notte nella posizione del 4, ovvero con la gamba… Continua a leggere →
Sono ormai passate le sette quando esco dall’ufficio e mi dirigo verso il supermercato vicino casa per comprare la frutta, i biscotti e la carne o le verdure necessarie a sopravvivere fino a sabato. Dopo un paio di giri, certo… Continua a leggere →
Fra tutte le faccende domestiche, quella che di gran lunga detesto maggiormente è lo smaltimento settimanale dell’immondizia. Sebbene abbia l’incontestabile vantaggio di liberare la casa dal tanfo del pattume, essa implica anche la discesa di un piano di scale e… Continua a leggere →
Nonostante tutti i miei sforzi di essere sorridente, la commessa-robot alla cassa numero 4 continua a non mostrare segni di umanità. Alienata come Charlie Chaplin in Tempi Moderni, continua a passare sullo scanner tutti gli articoli con una inquietante vacuità… Continua a leggere →
Il caldo torrido di agosto ha appena sciolto gli ultimi pezzi di ghiaccio del mojito che tengo in mano, mentre le vibrazioni prodotte dalle casse del chiringuito stanno sicuramente mandando in tilt i sismografi mondiali. Ho appena richiesto al barista… Continua a leggere →
Pub irlandese. Seduta a sei metri da me c’è una tavolata di sei pittoreschi amici uniti dalla comune passione per la palestra. Almeno così posso desumere, visto che il bicipite più piccolo del tavolo ha una circonferenza di 50 cm…. Continua a leggere →
Un tempo ero un universitario, e come tutti gli universitari vivevo per il 18, quel 18 strappato con le unghie e con i denti all’ultimo appello della sessione estiva. Ho avuto molto tempo per prepararmi, quasi due mesi, e per… Continua a leggere →
L’aria invernale sa essere fredda, specie dopo una giornata di lavoro costellata da interminabili meeting e call piazzate strategicamente alle 18.00. Ora sono le sette e un quarto, e la mia mente ripudia anche solo il pensiero di dover insudiciare… Continua a leggere →
Margherita ridotta e Wurstel e patate. Una giovane coppia. Lei margherita ridotta perché è a regime alimentare ridotto (leggasi dieta), che ovviamente non le impedirà di andare a ingozzarsi di sushi con le amiche domani a pranzo. Lui, eterno Peter… Continua a leggere →
Sabato, ore 9.32. A mio avviso, le nove e mezza di un sabato mattina rappresentano l’orario perfetto per recarsi a fare la spesa nel fine settimana. Di fatto, è il momento della giornata più calmo, prima che orde di famiglie… Continua a leggere →
La parola pazienza viene dal latino patire, che pure in italiano è facile da tradurre e lascia davvero poco spazio all’immaginazione. La pazienza è la virtù dei forti è un modo di dire, una locuzione che non si sa chi… Continua a leggere →
La mia versione Sono nuovamente in anticipo. Non capisco perché, nonostante gli anni che passano, riesco comunque ad arrivare sempre un quarto d’ora prima dell’orario stabilito. Eppure dovrei aver capito che gli imprevisti o gli incidenti che metto in conto… Continua a leggere →
Mi piace fare colazione al bar. Mi rilassa il rumore delle tazzine scaraventate con noncuranza nel lavello dai baristi, così come quello della macchina del caffè che spreme la cialda. Mi piacciono i discorsi dei vecchi sulle notizie del giorno,… Continua a leggere →
Quella mattina, quando l’orologio della piazza segnò le otto, si udirono solo sette rintocchi. Fa strano pensarci, ma quel rintocco in meno mi preoccupò, in quanto accompagnava quotidianamente l’inizio della mia giornata. Chiariamoci, non è la mia sveglia. Il mio… Continua a leggere →
Quando cammino non guardo quasi mai la strada. La conosco a memoria. Imposto il pilota automatico e il mio corpo si muove da solo, così la mia mente può pensare ad altro, come quelle notifiche presenti da tre giorni su… Continua a leggere →
Sono in pizzeria, comodamente spiaggiato nei divanetti nella sala di attesa mentre aspetto con trepidazione la mia margherita. Seduto alla mia destra, un signore di mezza età legge con attenzione La Gazzetta dello Sport. Per sfogliare le pagine si inumidisce… Continua a leggere →
© 2024 SOLO UN ALTRO STUPIDO BLOG — Powered by WordPress
Tema di Anders Noren — Torna su ↑