Il colpo del telecomando si verifica quando, piuttosto che trovare la soluzione ad un problema, scegliamo di compiere un’azione essendo pienamente consapevoli di stare solo rimandando il momento in cui affrontare il problema stesso.

Quante volte, durante un’oziosa serata passata a guardare la televisione sdraiati sul divano, al momento di cambiare canale il telecomando smette improvvisamente di funzionare?

Sebbene la logica imponga il cambio delle pile come unica soluzione al problema, solo una limitata percentuale di popolazione si adopera nel cercare le batterie compatibili, rovistando dentro cassetti dimenticati o smontando vecchi apparecchi elettronici.

Ma questi rappresentano, appunto, una minoranza.

La maggior parte delle persone preferisce adottare la strada della violenza: una primitiva e barbarica percussione del telecomando, nella vana speranza che qualche cavo faccia contatto o che le pile si ricarichino per mezzo di una dinamo invisibile.

Inoltre, a seguito delle percosse, il mancato funzionamento dell’apparecchio viene visto come un oltraggio nei nostri confronti.

E tanto più questo insiste nel non assumersi le sue responsabilità, quanto più la nostra collera aumenta.

L’epilogo, infine, è da tragedia greca: la morte definitiva del telecomando.

Così, mentre siamo in fila al supermercato per comprare delle nuove batterie, ci tornano alla mente tutte quelle volte in cui ci siamo limitati a sferrare un colpo al telecomando, consapevoli di stare solo rimandando l’inevitabile.

pfz