Erano all’incirca le dieci del mattino. La strada non aveva problemi, però c’era la bruma, una strana e inusuale foschia, per essere una domenica di maggio. Nelle curve la macchina va più veloce. Forza centrifuga, forza centripeta. Ancora non ho… Continua a leggere →
La stabilità nel mondo attuale è soltanto un’illusione, un’effimera chimera che da bambini ci avevano prospettato. Una realtà che non esiste più, radicalmente trasformata da una cultura che non ammette la lentezza e il pensiero, ma solo la velocità e… Continua a leggere →
Quando cammino non guardo quasi mai la strada. La conosco a memoria. Imposto il pilota automatico e il mio corpo si muove da solo, così la mia mente può pensare ad altro, come quelle notifiche presenti da tre giorni su… Continua a leggere →
Sale una ragazza, ha i capelli di quel castano chiaro che ricorda le foglie in autunno. Chiede un’informazione all’autista. Ha le labbra sottili, e mentre ascolta con attenzione la risposta si passa rapidamente la lingua per inumidirle. Si congeda dal… Continua a leggere →
Sono in pizzeria, comodamente spiaggiato nei divanetti nella sala di attesa mentre aspetto con trepidazione la mia margherita. Seduto alla mia destra, un signore di mezza età legge con attenzione La Gazzetta dello Sport. Per sfogliare le pagine si inumidisce… Continua a leggere →
In una fattoria, dentro ad un recinto delimitato da una staccionata in legno, convivevano tanti animali: delle mucche ben pasciute, che si nutrivano dell’erba che cresceva nel pascolo, dei purosangue allo stato brado, che si divertivano a galoppare e a… Continua a leggere →
La “sindrome della caramella al limone”, almeno così la chiamo io, è quella situazione nella quale ci sentiamo come l’ultima scelta disponibile. Quando si decide di mangiare un pacchetto di caramelle, le prime a finire sono sempre le caramelle alla… Continua a leggere →
18:27 La temperatura è di poco inferiore ai tre gradi. Inizio a credere che la pelliccia della signora possa essere Sid, il bradipo dell’era glaciale. Il traffico, intanto, è aumentato, e il soave suono dei clacson delle auto accompagna come… Continua a leggere →
18:22 L’aria fredda mi pervade il corpo e ho qualche brivido di freddo. Cominciano i primi ripensamenti. Se vado ora forse ce la faccio. Ma non posso andare, e neanche voglio. So per certo che se mi muovessi ora dopo… Continua a leggere →
18:19 Non passare ora. Non. Passare. Ora. Corro. Se faccio in tempo riesco ancora a prendere l’autobus. La borsa pesa ma con un ultimo scatto riesco a svoltare l’angolo. Ancora qualche metro. Arrivato, tana liberatutti. Posso finalmente riprendere fiato. Do… Continua a leggere →
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