– Io ho una storia. – E io ho del tempo per ascoltarla. – Michele, così i coniugi Bianchi avevano chiamato il loro primogenito. Un bellissimo bambino, dal volto tondo e paffuto e con un ciuffo di peli neri sulla… Continua a leggere →
Cappuccetto Nero, giovane figlia della lupa (sic!) del proletariato contadino, è intenta a giuocare nel cortile di casa quando la madre, con rigoroso imperativo, le ordina di portare alla nonna malata una cesta di prelibati dolciumi tradizionali. Cappuccetto Nero, con… Continua a leggere →
Dopo aver vagabondato all’interno delle corsie della Conad, essermi ricordato a memoria il codice bilancia per i cipollotti, aver deludentemente dimenticato quello delle arance tarocco che compro da due settimane di fila e aver atteso con calma serafica il mio… Continua a leggere →
Il caldo torrido di agosto ha appena sciolto gli ultimi pezzi di ghiaccio del mojito che tengo in mano, mentre le vibrazioni prodotte dalle casse del chiringuito stanno sicuramente mandando in tilt i sismografi mondiali. Ho appena richiesto al barista… Continua a leggere →
Margherita ridotta e Wurstel e patate. Una giovane coppia. Lei margherita ridotta perché è a regime alimentare ridotto (leggasi dieta), che ovviamente non le impedirà di andare a ingozzarsi di sushi con le amiche domani a pranzo. Lui, eterno Peter… Continua a leggere →
Quando cammino non guardo quasi mai la strada. La conosco a memoria. Imposto il pilota automatico e il mio corpo si muove da solo, così la mia mente può pensare ad altro, come quelle notifiche presenti da tre giorni su… Continua a leggere →
Sale una ragazza, ha i capelli di quel castano chiaro che ricorda le foglie in autunno. Chiede un’informazione all’autista. Ha le labbra sottili, e mentre ascolta con attenzione la risposta si passa rapidamente la lingua per inumidirle. Si congeda dal… Continua a leggere →
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